Pro Loco

RECUPERARE L’AMBIENTE O NESSUN SVILUPPO SARA’ POSSIBILE!

L’ambiente è divenuto da oltre un decennio l’emergenza planetaria principale. E tutto ciò perché per anni si è creduto che l’inquinamento fosse l’inevitabile prezzo da pagare sull’altare del progresso.

Terme Vigliatore è sicuramente un territorio dove i guasti di uno pseudo sviluppo sono evidenti e vanno oltre ogni più logica previsione.

Cementificazione delle spiagge, abusivismo edilizio, discariche abusive, terreni impregnati di pesticidi, falde acquifere inquinate, scarichi fognari diretti a mare, insediamenti abusivi di mandrie e greggi, cumuli di pastazzo qua e là, fanno di Terme Vigliatore una vera enciclopedia di quali conseguenze producono azioni umane scriteriate. Insomma un bel posticino dove vivere o villeggiare!

Alla luce di ciò non bisogna perdere mai occasione di dibattere sulla questione al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica verso questo gravissimo problema. E per questo motivo ho accolto favorevolmente l’invito, in qualità di Presidente della Pro Loco, di trattare questo argomento che anche la redazione di Comunità ha fatto proprio.

L’impegno della Pro Loco, atto a vigilare sul territorio ed a denunciare fenomeni inquinanti, è iniziato da circa quettro anni, ma si è intensificato negli ultimi mesi con l’aggravarsi dei fenomeni. I risultati non sono incoraggianti, ma si è notata, ultimamente, una certa sensibilità al fenomeno da parte dei nostri concittadini più giovani.

Cominciammo con il denunciare al Sindaco la presenza di numerosi scarichi abusivi di pastazzo a Marchesana, che quest’estate hanno procurato una puzza tremenda, causata dall’inevitabile fermentazione, allietando (si fa per dire) chi assisteva agli spettacoli o passeggiava sul lungomare. Solo tardivamente l’Amministrazione Comunale, ulteriormente sollecitata, è intervenuta.

Ancora, questa primavera, notando un sospetto flusso di acqua putrida lungo la Saia di Mollerino, invitammo il Sindaco a verificarne la natura. Bene, in piena estate, durante un violento temporale, la saia scaricò a mare una notevole quantità di liquido maleodorante, mettendo in fuga i bagnanti.

A cavallo dei mesi di Giugno e di Luglio, il livello dell’inquinamento marino, favorito dal caldo torrido protrattosi per oltre 15 giorni, raggiunse livelli indicibili divenendo di una pericolosità estrema per la salute dei bagnanti. Fra l’altro riscontrata dai medici e dalle farmacie locali.

Conseguenza ne è stata, in piena stagione turistica, dell’inevitabile divieto di balneazione e di una Conferenza di Servizio con i Comuni limitrofi da cui è scaturito un quadro inquietante. Molti Comuni, come il nostro, non dispongono di alcun depuratore, altri, che ce l’hanno, non lo usano perché la sua gestione peserebbe gravemente sui bilanci comunali.

Il nostro Comune, a tutt’oggi, ancora scarica direttamente a mare le proprie fogne , in barba all’impegno che le ditte aggiudicatarie si erano prese con l’Amministrazione di completare i lavori di allaccio al Depuratore di Barcellona entro il 4 Giugno 1998 per ciò che riguarda lo scarico di Marchesana e l’allaccio al Depuratore di Furnari per lo scarico di Acquitta.

A Terme Vigliatore abbiamo discariche di Residui Solidi Urbani che debbono essere chiuse, perché non idonee. Ma, mentre la discarica esaurita posta a meno di 200 metri dall’abitato di Mollerino è lì a rappresentare una costante minaccia ecologica, la discarica di Vigliatore, attualmente in uso, è al limite dell’esaurimento, senza che esistano pronte alternative.

Le condizioni dell’acquedotto ultimamente sono migliorate, grazie all’Amministrazione Comunale che ha disposto un controllo settimanale delle analisi presso l’Ufficio Igiene di Messina. Ma bisogna ancora effettuare una massiccia clorazione per potabilizzare l’acqua visto che le falde sono costantemente inquinate dagli scarichi fognari di Castroreale e Rodi Milici..

L’inquinamento delle falde per Terme Vigliatore assume anche un altro aspetto. Quello economico-produttivo e, quindi, occupazionale. Mi riferisco alla sorgente della notissima e apprezzatissima acqua minerale Ciappazzi, non più imbottigliata perché inquinata.

Infine, negli ultimi tempi, il fenomeno nuovo e redditizio del florovivaismo ha portato alla ribalta una nuova fonte inquinante.

L’uso di antiparassitari è sempre più massiccio ed indiscriminato con l’espandersi, anche in mezzo alle abitazioni, dei terreni adibiti alla coltura delle piantine ornamentali di agrumi colpiti dai numerosi parassiti come la terribile Minatrice Serpentina.

L’inquinamento, come si vede, è presente a Terme Vigliatore in molte delle sue forme, e rappresenta indubbiamente un ostacolo ad ogni sviluppo socio-economico. Anche quando le fonti inquinanti sono frutto di attività produttive.

Infatti, l’inquinamento ambientale costituisce un costo sociale che ha già prodotto la scomparsa di alcune attività storiche e fiorenti come il turismo, termale e balneare, e la crisi strutturale in cui versa l’industria di imbottigliamento delle acque minerali ormai da un decennio.

L’invito che faccio a me stesso e ai miei concittadini è quello di prendere seriamente coscienza di quanto è importante proteggere l’ambiente che ci circonda. Ed in questo campo è possibile fare molto, sia da parte dei singoli cittadini sia da parte dell’ Amministrazione Comunale.

Noi cittadini dobbiamo correggere i nostri comportamenti. Che spettacolo indecoroso sono quei pannolini che ogni estate sfilano sotto i nostri occhi e, ahimé, sotto quelli dei turisti, galleggiando lungo la battigia!

Il compito dell’Amministrazione Comunale deve essere di costante vigilanza sul territorio, sanzionando ogni attività inquinante ma, soprattutto, evitando che talune attività produttive, benchè prospere, inquinando, compromettano lo sviluppo delle altre.

Questo nostro Comune ha tante potenzialità continuamente offese da egoismi e strafottenze. Tutto ciò ha prodotto solo povertà e disoccupazione. Ripartiamo con lo sviluppo. Ripartiamo, recuperando il nostro bellissimo ambiente.

Pippo Saitta

Presidente Associazione Turistica PRO LOCO

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Last update by Francesco Isgro on April 02, 2001