«Non un fatto politico ma una necessità istituzionale»

Leonardo Orlando

BARCELLONA – «La rimozione degli organismi amministrativi a seguito di ingerenza della criminalità organizzata e la nomina della commissione straordinaria per la gestione del Comune di Terme Vigliatore è una decisione di natura istituzionale e non politica che induce ad una attenta analisi della vicenda ed alle necessarie deduzioni sul piano dell' etica, della questione morale». Lo sostiene il segretario dei Ds di Terme Vigliatore, prof. Adolfo Parmaliana, che negli anni ha sollecitato atti ispettivi del Parlamento, della Commissione antimafia e dell'autorità giudiziaria, collezionando oltre 70 documenti fra esposti e dossier sulle «maleffatte che avvenivano a Terme Vigliatore». «Sarebbe molto facile ed anche trionfalistico per noi Ds affermare che avevamo visto per tempo il consolidarsi di una condizione extra-istituzionale nella gestione del Comune e che ci siamo rivolti alle Istituzioni per chiedere un intervento che consentisse di ripristinare l'agibilità democratica. Non è il momento di raccogliere gli allori: hanno vinto la ragione e la forza della legalità che – è opportuno ribadirlo – non ha colore politico e non può essere oggetto di una trattativa politica». «L'opera di bonifica, di risanamento – ha sostenuto il prof. Parmaliana – bisogna farla partire dal proprio partito, per avere poi le carte in regola per guardare in casa degli avversari politici chiedendo atti e atteggiamenti consoni al decoro ed al prestigio delle istituzioni che si intendono rappresentare. Il provvedimento non riguarda i cittadini di Terme Vigliatore, la loro reputazione, le loro attività economiche, i partiti politici o la società civile – tiene a precisare il segretario dei Ds – quando è stata revocata la rappresentanza istituzionale ad alcuni soggetti. Quindi i cittadini hanno subìto un danno da coloro che hanno operato in loro nome». Tutto ciò, per Parmaliana, sarebbe accaduto solo perché «da cosa nasce cosa e il clientelismo viene adottato come strumento esclusivo per la ricerca del consenso politico. Clientelismo che porta all'illegalità diffusa e al tentativo di coinvolgimento degli organismi di controllo e verso il consolidamento dell'idea di impunità». Ma già si guarda al futuro, alla possibilità di confronto tra partiti e società civile in questi 18 mesi in cui il Comune sarà gestito dalla Commissione ministeriale nominata dal Capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi. «I Democratici di Sinistra di Terme Vigliatore – rivela il segretario Parmaliana – hanno anche subìto un tentativo di delegittimazione durante le azioni di contrasto del malaffare e, con senso di responsabilità e spirito di coalizione, hanno rivolto diversi appelli ai rappresentanti del Centrosinistra ed in particolare al coordinatore regionale della Margherita, per sollecitare un loro intervento per porre fine ad una gestione amministrativa del Comune di Terme Vigliatore la cui negatività, e le cui conseguenze, avrebbero potuto nuocere, come poi è successo, al prestigio della Margherita e di tutto il Centrosinistra». «Adesso – avverte – bisogna ripartire da capo eliminando tutto quello che ha nuociuto alla collettività».

©Gazzetta de Sud January 16, 2006