Politica - Elezioni 2002

LE LISTE
Gazzetta del Sud  - May 21, 2002

  elezioni / I candidati, Gennaro Nicolò, Adolfo Parmaliana e Michele Alessandro, presentano programmi diversi ma concordano su un punto
Terme, il futuro è già scritto nel nome
Puntare tutto sul “turismo della salute” e sul florovivaismo. Il nodo del depuratore di Barcellona

Mario Di Paola

Sono tre i candidati a sindaco di Terme Vigliatore, sostenuti rispettivamente da due Civiche e dalla formazione delle Casa delle libertà. Le concentrazioni cittadine sono guidate da Gennaro Nicolò, “Progetto futuro”, che si pone in termini di continuità con l'Amministrazione uscente di Bartolo Cipriano e da Adolfo Parmaliana, estrazione Ds. La Cdl si è invece affidata a Michele Alessandro, esponente di An. Quest'ultimo non ha potuto partecipare all'ultimo momento al “forum” organizzato dalla Gazzetta e ci ha inviato una nota sintetica sul suo programma. Il confronto dialettico, nella nostra redazione di Milazzo, si è pertanto ristretto a Gennaro Nicolò. medico, consigliere comunale uscente e Adolfo Parmaliana, professore universitario e consulente per i problemi ambientali dell'assessore regionale al Territorio, Bartolo Pellegrino. Ed è statoun confronto “scoppiettante”. Parmaliana a Nicolò: «Tu difendi la peggiore gestione della cosa pubblica di Terme, quella del sindaco Cipriano». Nicolò a Parmaliana: «Cipriano è stato un sindaco modello, è mio amico, ma io non sono clone di nessuno». Andiamo sui programmi.


Parmaliana : «Siamo di fronte a un Comune senza storia, senza una sua identità. Amministrato per arretrare. Basta fare un raffronto con i centri vicini. Terme 25-30 anni addietro, in relazione alle ipotesi di sviluppo turistico del comprensorio, era una promettente realtà. Oggi, per mancanza di programmazione e tutela delle risorse e delle vocazioni naturali, è destinato ad annaspare nel tentativo di trovare un ruolo. Il nostro è l'unico Comune che aveva uno stabilimento termale; oggi naviga in brutte acque, con strutture non più adeguate, nel disinteresse dell'istituzione comunale. Ma ci sono altre “sconfitte”: lo stabilimento delle acque minerali, il litorale tanto ampio quanto disastrato..Un esempio? Oliveri ha un litorale di 500 metri, Falcone di due, Terme invece di 5. L'elemento centrale sul quale noi puntiamo è lo sviluppo turistico. L'attività vivaistica è importante, ma è una componente dello sviluppo. E ciò perché si chiude su se stessa e rischia di diventare monopolio. Il Comune dovrebbe programmare, tutelare e sostenere il piccolo produttore, fare in modo che sia in condizione di competere sul mercato e non operare, come molti fanno, in regime di gabella nei confronti dei grossi vivaisti che poi stabiliscono le condizioni di mercato. Prendiamo il segmento del biologico. Ci sono degli studi al riguardo, ma l'Amministrazione comunale non ha provveduto a divulgarli presso gli agricoltori. Il turismo ha un indotto formidabile». Ribatte Nicolò : «Bisogna partire da lontano. Ricordare che questo è un paese costituito a seguito di una forte immigrazione, che non ha avuto per molti anni un Prg. Oggi finalmente questo strumento urbanistico c'è e dal primo giugno diventerà operativo. Lo sviluppo della comunità passa per il settore turistico e florovivaistico. Ne parliamo tutti, ma il problema è che “taglio“ dare. C'è da dire prima di tutto che Terme Vigliatore è vittima del problema depuratore. C'è un decreto della Regione siciliana che impone a Terme di allacciarsi al depuratore di Barcellona ed è chiaro che se quest'ultimo non è funzionante, non si può parlare di turismo. E non è vero che il problema non esiste nei comuni limitrofi. Tutto dipende da come tira il vento. È chiaro che è di vitale importanza la ristrutturazione delle Terme, progetto inserito nel Prusst. Perché dal termalismo passa anche il progetto bed and breakfast, con una integrazione alberghiera e con cooperative giovanili che operino in una visione comprensoriale. C'è poi la carta del vivaismo. Il mio sogno è una fiera nazionale del vivaismo a Terme Vigliatore. Con dei grandi stand e dei tour nelle aziende. Per quanto riguarda i piccoli produttori ho già detto in Consiglio che ci sono forme di associazionismo che devono però essere promosse da loro». 

Parmaliana non è d'accordo sui toni trionfalistici usati da Nicolò sul Prg. «Secondo me – dice – il Piano regolatore (che peraltro non è ancora esecutivo), è “datato”, non è stato discusso con la popolazione ed è stato adottato dal commissario ad acta perché i consiglieri comunali. sotto le elezioni, avevano adottato un Prg che, per irregolarità formali, relativi anche a terreni di amministratori, è stato annullato e solo dopo tre anni il commissario è riuscito a mettere in atto gli adempimenti necessari. Va dunque rivisitato». Altro tema caldo: cultura della legalità e gestione delle risorse. Dice Nicolò : «Bisogna coinvolgere i giovani nel partecipare alle attività sociali, impegnare le forze attive della comunità locali su questi temi, cominciando dalla scuola che deve aiutare a formare una cultura del sociale. E vanno ricercate opportunità di lavoro per i giovani». Ed ecco i “paletti” di Parmaliana : «Bisogna mettere al centro la difesa delle istituzioni e la legalità che faccia capire alle forze oscure come il palazzo municipale sia impenetrabile. Questo è il paese nel quale un sindaco ha dichiarato espressamente che un suo parente entro il IV grado ha partecipato alla seduta consiliare nella quale è stata variata la destinazione urbanistica di un terreno di sua proprietà. Questo centro viaggia in una condizione difficile sotto il profilo socioeconomico perché è mancata la cultura della legalità, nel silenzio delle Istituzioni, con un'amministrazione debole che non ha mai dispiegato un'azione di distinguo. Quale iniziativa è stata fatta in questa direzione?». Parmaliana ricorda l'esperienza dell'Antiracket, poi mostra esposti, interrogazioni e interpellanze parlamentari (l'ultima del sei marzo 2001), materiale riversato da anni sui tavoli della Procura di Barcellona. E aggiunge: «Io guido un drappello di uomini e donne che credono nei cambiamenti, a partire dalla legalità». Ribatte Nicolò: «Quando si parla di legalità ci si dimentica che ci sono le leggi preposte a questo. Il sindaco Cipriano in otto anni di amministrazione avrà avuto decine di denunce, ma non ha mai subito delle condanne». Sin qui i flash essenziali di un lungo dibattito. 

Sarebbe stato interessante sentire il punto di vista del candidato della CdL, Alessandro, il quale ci ha comunque inviato la seguente nota: «Il futuro di una città così come quello di ciascun uomo passa dalla propria storia. Terme Vigliatore in questi ultimi 9 anni ha certamente insegnato a tutti la necessità di chiudere un capitolo ed aprire un nuovo percorso di crescita, di sviluppo, di riappropriazione della propria identità. È assai noto l'abbandono degli assi portanti dell'economia di Terme Vigliatore da parte di chi, travolto da un mero progetto personale, ha lasciato alla deriva tutti i più importanti snodi di sviluppo dell'economia locale. Nessuna attenzione per l'incremento turistico, nessuna attenzione per la salvaguardia del territorio, nessuna tutela per l'agricoltura, il florovivaismo e l'agroalimentare. Ma vi è di più. Terme Vigliatore ha perso la propria centralità territoriale ed ha rescisso i necessari collegamenti provinciali, regionali, nazionali. Contro questo isolamento abbiamo scelto di candidarci con il simbolo della CdL, avendo ben chiaro il fatto che la coalizione del centro destra governa la Nazione, la regione, la provincia, i più importanti Comuni e deve sentire “amico” anche Terme Vigliatore. A nessun sindaco è dato di amministrare il proprio Comune con le proprie risorse. I finanziamenti devono giungere attraverso i rapporti diretti con tutte le istituzioni. A Terme Vigliatore, contro questo isolamento, contro l'assenza di progettualità – scrive Alessandro – noi proponiamo il nostro impegno e quello della nostra squadra per riprendere un processo di sviluppo capace di attrarre finanziamenti e garantire lavoro, produzione e ricchezza». Programmi, proposte, riflessioni e buone intenzioni. Vedremo lunedì a chi dei tre candidati gli elettori di Terme Vigliatore crederanno di più.

 

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