Plus ca change, plus c'est la meme
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UN PAESE A PERDERE CASO
PALANO
ELEZIONI 2002
L"inquinamento ambientale costituisce un costo sociale che ha già prodotto la scomparsa di alcune attività storiche e fiorenti come il turismo, termale e balneare, e la crisi strutturale in cui versa l’industria di imbottigliamento delle acque minerali ormai da un decennio" - Pippo Saitta |
Terme Vigliatore / Il Consiglio comunale pone fine a un
lungo contenzioso con le Ferrovie TERME VIGLIATORE – Il comune di Terme Vigliatore si tiene i guasti già prodotti nel territorio e l'Ente ferrovie “risarcisce” in qualche modo il maltolto, impegnandosi a realizzare alcune opere pubbliche. Questa la decisione assunte da nove consiglieri su 15 presenti all'ultima seduta consiliare definita da più parti storica. La vicenda va raccontata dall'inizio. L'Ente Ferrovie, nel 1985, ha dato inizio alla costruzione del nuovo tracciato del doppio binario per la tratta Me-Patti. In un primo momento fu ideato come linea ad "alta velocita", poi declassata a tratta velocizzata. I lavori sono andati avanti molto lentamente e con grosse difficoltà anche perché occorreva, in meno di tre chilometri e nel centro abitato, eliminare tre passaggi a livello. Inoltre, al centro del territorio comunale occorreva realizzare l'interconnessione ferroviaria tra l'esistente tracciato ed il realizzando doppio binario, nonchè una nuova bretella stradale di variante alla S.S. 185 (la Salicà- Novara S.-Francavilla) interrotta dalla costruzione della nuova ferrovia. In poco tempo il territorio comunale diventò un enorme cantiere ma, come se non bastassero, accanto alle opere autorizzate, le Ferrovie dettero inizio alla costruzione, su viadotto, della strada di variante alla SS.185, il cui progetto non è stato mai presentato al Comune e quindi mai autorizzato. Quest'opera i cui svettanti piloni in cemento armato si notano anche da lontano, è stata eufemisticamente chiamata "viadotto panoramico", ma in effetti si è rivelato come scempio del paesaggio ed oltraggio alla natura. I lavori sono stati sospesi a più riprese e lo stesso Cru (Comitato regionale dell'urbanistica) ha decretato la bocciatura del viadotto. Nel luglio del 1999 il consiglio comunale, riunitosi in autoconvocazione, si espresse contro la realizzazione dell'opera. Recentemente un'interrogazione parlamentare è stata presentata a firma degli onorevoli Gazzara e Nania al presidente del Consiglio e al ministro dei Trasporti. Tutte le forze politiche e le amministrazioni che si sono succedute in questi anni, hanno riconosciuto l'inopportunità di un'opera in tal modo realizzata. Di fatto, ancor prima di essere completata, ha già causato irreversibili modificazioni territoriali e nelle proprietà private. Il contenzioso va avanti ormai da un decennio, ma di recente le Ferrovie hanno assunto un diverso e più conciliante approccio al problema, offrendo una contropartita. «È chiaro che come tutore degli interessi del Comune – ci ha riferito il sindaco Bartolo Cipriano – è mio dovere proseguire il contenzioso con le Ferrovie, ma è anche vero che non mi sono mai sottratto per la ricerca di una soluzione soddisfacente per entrambe le parti. Realisticamente, come tanti altri cittadini, mi sono reso conto che ormai nessuna soluzione potrà sanare le ferite inferte al nostro territorio, e in questo senso intendo chiedere, in risarcimento una serie di atti riparatori. Questi, ora anche su suggerimento del consiglio comunale, vanno dall'allargamento ed apertura di nuove strade, alla creazione di parchi urbani e alla esecuzione di una serie di piccole e grandi opere migliorative del sistema di circolazione urbana. In sintesi – ha proseguito il sindaco – intendo proporre alle Ferrovie la realizzazione a loro totale carico (anche con gli oneri di espropriazione) di una trentina di opere migliorative del territorio». La relativa delibera consiliare è stata ora approvata da 9 consiglieri su 15, compreso il voto di un consigliere di opposizione (Tiziana Recupero) mentre un consigliere di maggioranza (Claudio Recupero) ha preferito abbandonare l'aula avendo precedentemente sollecitato, sul punto, il voto unanime dei consiglieri. «Le opere previste – ha sottolineato il sindaco – i cui lavori dovrebbero iniziare entro il prossimo mese di luglio, sono di fondamentale importanza per il Comune». Get article from Gazzetta del Sud February 3, 2000 - © Gazzetta de Sud Ampliamento del cimitero: sì al
mutuo Il consiglio comunale nell'ultima seduta
ha deliberato sul mutuo per l'ampliamento del cimitero e
sull'intitolazione delle rimanenti vie e piazze cittadine ancora
indicate con i numeri progressivi provvisoriamente assegnati nell'ultimo
censimento. Entrambi gli argomenti sono stati votati all'unanimità a
dimostrazione del nuovo percorso che il civico consesso ha intrapreso
dopo la spaccatura all'interno della nuova maggioranza costituita appena
due mesi fa. I due argomenti sono stati il pretesto per continuare un
discorso politico iniziato dal sindaco Bartolo
Cipriano nell'ultimo consiglio, durante il quale si era
dichiarato disposto ad azzerare le cariche istituzionali (presidenza del
consiglio ed assessorati) pur di realizzare il consenso sui più
importanti argomenti che il Consiglio sarà chiamato ad affrontare nei
prossimi mesi (Prg, Agenda 2000, rapporti comunitari). Il sindaco, ad
inizio di seduta ha ribadito l'intenzione di realizzare il
centrosinistra e se ciò non fosse possibile per mancanza di
rappresentanza di alcuni partiti (Ppi e Ds), anche a superare gli
schieramenti nell'interesse della città. Nel corso dei vari interventi
il capogruppo di “Alleanza per governare”, Nicolò
Gennaro ha sottolineato che la presidenza del consiglio non può
essere messa in discussione, perchè Scilipoti ha ben operato e sulla
stessa linea si sono espressi Orazio Bucca
(Udeur), il socialista Peppino Torre e il
capogruppo di An, Carmelo Scilipoti. «Tutte
queste attestazioni di stima sono tardive e contradditorie» ha
replicato il consigliere di Forza Italia, Mandanici
che era stato indicato come il naturale sostituto di Scilipoti. I giochi
restano aperti. January 6, 2000 - © Gazzetta del Sud Bucca e Torre escono dalla
“nuova” maggioranza ll consiglio comunale di Terme Vigliatore
non finisce di stupire. Meno di due mesi fa abbiamo constatato che il
sindaco Bartolo Cipriano aveva perso la
maggioranza nell'ambito del cartello della sinistra, per il passaggio di
Giuseppe Torre da questo schieramento a
quello di centro-destra che fa capo al consigliere Pietro
Mandanici di Forza Italia. L'altro giorno, in occasione
dell'ultimo consiglio comunale riunito con un solo punto all'ordine del
giorno, approvato all'unanimità, lo stesso consigliere Torre ha
comunicato la sua decisione di aderire al partito dei socialisti di
Boselli, lo Sdi, e di conseguenza il suo disimpegno dal gruppo di
maggioranza che si era da poco costituito. Anche un altro consigliere di
maggioranza Orazio Bucca dell'Udeur, che
qualche giorno prima era entrato in palese contrasto col proprio
capogruppo Mandanici, ha dichiarato di uscire dal gruppo per acquisire
autonomia. Queste due prese di posizioni hanno ancora una volta alterato
la fisionomia del consiglio comunale che non riesce a garantire una
maggioranza visibile e che pone l'amministrazione in uno stato
d'incertezza dovendo, su ogni argomento, appellarsi al senso di
responsabilità dei consiglieri. Al di là di questo, il dato certo è
che il gruppo di Cipriano si è dimostrato il più amalgamato e
politicamente affidabile, mentre i suoi oppositori diventati maggioranza,
dopo l'iniziale euforia si sono sciolti come neve al sole. I bene
informati ritengono che i motivi di tanto “movimentismo” e della
lite scoppiata tra Bucca e Mandanici abbiano radici più profonde. La
rottura tra i due, verificatasi nel precedente Consiglio, in occasione
del voto favorevole dell'ing. Mandanici sulle varianti al Piano di
fabbricazione per la sistemazione di circa 10 strade interne, è solo un
pretesto che il dottor Bucca ha utilizzato per contendere all'altro la
leadership del gruppo. Altri, i più maliziosi, sostengono invece che
sullo sfondo ci siano risvolti regionali. Questa ipotesi però
appartiene, forse, più ai “vivai” della fantapolitica che alla
oggettiva realtà delle cose. |
© GAZZETTA DEL SUD - November 12, 1999 Sindaco senza maggioranza Salvatore Emilio Papa La minoranza diventa maggioranza in consiglio comunale.La svolta nell'ultima riunione convocata dal presidente Domenico Scilipoti, Il quadro politico si era frantumato una prima volta circa un anno fa allorchè il sindaco Cipriano, eletto con una maggioranza di centro-destra (9 consiglieri su 15) decideva di aprire a sinistra, con adesione finale ai “Democratici”. Quell'operazione non fu certo indolore perchè ben tre consiglieri di An (Carmelo Scilipoti, Tiziana Recupero e Paolo Oliva) passarono immediatamente all'opposizione. Ma anche questa, per gli stessi motivi, mutò fisionomia perchè Massimo Giambò e Totuccio Foti del partito dei democratici, eletti nell'altra lista, si collocarono a fianco del sindaco. I nuovi equilibri raggiunti consentivano al sindaco di disporre sempre della maggioranza fino a quando prima Totuccio Foti (quattro mesi fa) e ora Peppino Torre (ex An) non decisero di dichiararsi in consiglio come indipendenti. Questa conclamata “indipendenza” però non ha impedito ad entrambi di votare in consiglio allo stesso modo dell'opposizione che, di fatto, è diventata nuova maggioranza. Si spiega così, infatti, l'accorato quanto inutile appello del presidente del Consiglio rivolto a tutti per votare il conto consuntivo 1998, già a disposizione del consiglio comunale sin dal 6/9/99 e per il quale si prospetta l'intervento sostitutivo della Regione siciliana con l'invio di un commissario ad acta.
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© GAZZETTA DEL SUD - November 7, 1999 Terme / Nuova maggioranza al debutto Salvatore Emilio Papa Nuova maggioranza all'interno del consiglio comunale, convocato dal presidente Domenico Scilipoti, proprio a seguito della richiesta di 8 consiglieri. Della nuova coalizione maggioritaria fanno parte: tre consiglieri di An, Carmelo Scilipoti, Tiziana Recupero e Paolo Oliva; tre consiglieri dell'Udeur, Orazio Bucca e Antonino Sottile; uno di Forza Italia, Pietro Mandanici; uno dei democratici, Totuccio Foti; uno di Alleanza per governare, Peppino Torre, il quale si è dichiarato indipendente ma che pare sia di nuovo per transitare nel partito del presidente della Provincia Buzzanca. Il piatto forte della nuova maggioranza era rappresentato dall'esame del conto consuntivo 1998 che si trascina ormai da un paio di mesi. Questa volta il consiglio ha dovuto affrontare l'argomento che alla fine è stato bocciato, con delle motivazioni che a parere del sindaco Bartolo Cipriano sono più politiche che tecniche. Anche le variazioni di bilancio e lo storno dei fondi hanno subito la stessa sorte. Il confronto in aula si è acceso in occasione delle determinazioni sul piano costruttivo di 20 alloggi popolari distribuiti sul territorio tra San Biagio, Vigliatore e Terme centro, mentre il mutuo di un miliardo e 800 milioni destinato al completamento degli impianti sportivi è stato ripartito anche per la costruzione di strade e della piazza Mollerino. |
December 29, 1999 © Gazzetta de Sud Bocciato il consuntivo, sì
agli alloggi popolari Salvatore Emilio Papa Dopo sei ore di consiglio comunale, convocato dal presidente Domenico Scilipoti in seduta ordinaria, dei 5 punti all'ordine del giorno, due sono stati respinti (determinazioni sul servizio riscossioni tributi e conto consuntivo '98) e tre sono passati dopo estenuanti sospensioni e trattative. Il dibattito sul servizio riscossione tributi, portato in aula per la terza volta ha occupato più di tre ore per concludersi con una bocciatura (sette voti favorevoli e sette contrari), sulla proposta del sindaco Bartolo Cipriano che ha fatto di tutto per far approvare la relativa convenzione d'incarico ad una cooperativa locale. Sull'argomento sono intervenuti Orazio Bucca, che sostenuto da Carmelo Scilipoti, Giuseppe Torre e Totuccio Foti ha proposto un ulteriore rinvio e poi nell'ordine Claudio Recupero, Nicolò Gennaro, Massimo Giambò e Carmelo Giunta che, invece, hanno insistito per il voto e l'approvazione. Il braccio di ferro è durato a lungo, il punto non è passato. Stessa cosa per il consuntivo '98 per il quale la Regione siciliana aveva già nominato il commissario ad acta. Il presidente Domenico Scilipoti e il sindaco Cipriano, nonchè Massimo Giambò, che è anche un esperto essendo commercialista di professione, hanno chiesto al Consiglio di approvarlo, al fine di evitare altre spese per il Comune. Miglior sorte è toccata alla delibera relativa ai debiti fuori bilancio. Sono stati riconosciuti soltanto perchè è rimasto in aula il capogruppo Mandanici (gli altri sei, ora di maggioranza, si erano allontanati dall'aula). Dopo l'approvazione all'unanimità dell'area da destinare alla costruzione degli alloggi popolari a Vigliatore, il Consiglio ha approvato con otto voti favorevoli e sei contrari le varianti al piano di fabbricazione per l'urbanizzazione e sistemazione di parecchie strade interne comunali ancora prive dei minimi requisiti di transitabilità.
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November 23, 1999 © Gazzetta del Sud Al congresso vince la mozione
Veltroni Il primo congresso dei democratici di sinistra ha sancito com'era prevedibile, la schiacciante vittoria della mozione «Veltroni - Una grande sinistra un grande Ulivo», illustrata da Filippo Panarello e della quale a livello locale si è fatto sostenitore il prof. Adolfo Parmaliana. La stragrande maggioranza del partito si è ritrovata sulle posizioni del prof. Parmaliana, docente presso l'università «La Sapienza» di Roma, che da oltre 15 anni ha rappresentato una delle due anime dell'ex Pci, assieme al prof. Filippo Giunta. Quello che i nuovi dirigenti della Quercia ora eletti hanno rimproverato alla vecchia leadership che domenica scorsa si è ritrovata a sostenere la mozione Nuova Sinistra, illustrata da Matteo Cucinotta, è stata, come ha detto Gino Crisafulli, la mancanza di dialogo tra gli iscritti, ridottisi al lumicino, e la carenza di idee e di iniziative a livello locale. L'ultimo segretario dimissionario, l'avv. Carmelo Duci, nel suo intervento, nel dichiarare di sostenere la prima mozione, ha chiarito che le sue dimissioni sono il frutto di una sofferta decisione dettata solo dall'esigenza di assicurare la sopravvivenza del partito. Filippo Giunta e Salvatore Isgrò hanno contrastato energicamente lo svolgimento del congresso che, a loro giudizio, nasce da decisioni prese fuori dal partito. A queste dichiarazioni hanno risposto pacatamente ma con decisione Rosita Sottile, Carmelina Crisafulli e lo stesso Parmaliana, il quale ha concluso dicendo che la sua vuole essere una gestione del nuovo, una missione di pace e una battaglia per la riaffermazione della legalità. Sono intervenuti nel dibattito il sindaco Bartolo Cipriano, il preside Nino Calabrò e il consigliere di Forza Italia Pietro Mandanici. Dopo le operazioni di voto è stato eletto segretario con 41 voti il prof. Parmaliana. Quali delegati al congresso provinciale sono stati eletti: Adolfo Parmaliana, Gino Crisafulli, Carmen Crisafulli, Michele Siracusa, Biagio Parmaliana, Santi Munafò. Del direttivo fanno parte: Gino Crisafulli, Carmen Crisafulli, Rosa Sottile, Santo Sottile, Sebastiano Torre, Antonio Mandanici, Biagio Parmaliana, Carmelo Duci, Domenico Genovese. Del collegio di garanzia fanno parte: Giuseppe Gitto, Salvatore Siracusa, Antonino Costantino.
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November 11, 1999 © Gazzzetta del Sud La nuova maggioranza espone le
ragioni del no a Cipriano La nuova maggioranza consiliare al Comune di Terme Vigliatore ha indetto una riunione per spiegare alla cittadinanza il perchè di questa svolta e del nuovo corso. Bisognava, in particolare, chiarire ai cittadini perchè mai due consiglieri dell'Udeur (Bucca e Sottile) e uno appartenente ai Democratici (Foti) anzichè “imparentarsi” con il sindaco Cipriano ed il suo gruppone di sette, appartenenti alla sinistra, si sono invece uniti ad An e a Forza Italia, ideologicamente collocati in schieramenti contrapposti. Ad assolvere questo non facile compito ci hanno provato prima l'ing. Angelo Sottile, dirigente provinciale dell'Udeur, poi il dottor Salvuccio Materia consigliere provinciale di An e Carmelo Scilipoti, capogruppo di An al consiglio comunale. I motivi sono stati i più vari, ma tutti riconducibili alla dichiarata aspirazione del sindaco Cipriano di volersi candidare ad un seggio di deputato alla Regione o al Parlamento per il quale avrebbe sacrificato interessi vitali del Comune, non portando a compimento il programma elettorale concordato con la cittadinanza. Il consigliere Orazio Bucca in particolare ha posto l'accento sul Prg che l'amministrazione avrebbe abbandonato per negligenza ed inefficienza, mentre Pietro Mandanici ha enumerato molte opere promesse e non realizzate. |
Last updated by Francesco Isgro on August 15, 2005
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